La psichiatra Ellen Roth si prende l’incarico di seguire una paziente del suo fidanzato e collega Chris, in vacanza all’estero. La donna che trova nella stanza 7 mostra evidenti segni di maltrattamenti ed è sotto shock; inoltre dice di essere in fuga dall’Uomo Nero. Quando però la paziente scompare, Ellen inizia una caccia all’uomo che metterà in pericolo la sua stessa vita.
Primo libro del tedesco Wulf Dorn, La psichiatra è un thriller psicologico che si legge con voracità, e le quasi quattrocento pagine scorrono che è una meraviglia. Eppure, nonostante il grande successo che ha riscosso nei sette anni che hanno seguito la sua pubblicazione, non l’ho trovato un libro memorabile.
La vicenda della psichiatra alla ricerca della misteriosa paziente scomparsa dalla clinica in cui lavora – paziente di cui nessuno, a parte lei, riconosce l’esistenza – è tutto sommato molto avvincente e in certi passaggi davvero inquietante. Certo, resta da capire perché una persona sana di mente dovrebbe infilarsi di sua spontanea volontà in situazioni evidentemente pericolose e mettere così in pericolo la propria vita solo per salvare una perfetta sconosciuta (per carità, molto altruistico, ma poco credibile!)
«Prenderà anche te, quando lo saprà.»
«Perché dovrebbe prendermi?»
«Perché vuole giocare con te.»
L’analisi psicologica della protagonista è particolareggiata e ben definita, segno tangibile delle conoscenze che l’autore ha maturato con i pazienti psichiatrici che realmente ha curato in veste di logopedista.
Le carte si mescolano di continuo, e tu lettore ti ritrovi a puntare il dito prima contro uno, poi contro un altro personaggio, a ipotizzare ora una soluzione, ora un’altra. E sì, anche quella che effettivamente è quella giusta, salvo poi cambiare idea di nuovo.
Quello che però non convince è la comparsa di dettagli trascurabili a cui si dà un’importanza eccessiva e, viceversa, elementi apparentemente chiarificatori che non hanno alcuna rilevanza effettiva. Un altro dato che non mi ha convinto è la scrittura. Se per la maggior parte del libro lo stile è fluido e procede senza intoppi, in altri si dilunga eccessivamente e certi dialoghi sono abbastanza surreali.
Insomma, nel complesso La psichiatra è un libro che consiglio per passare un paio di pomeriggi sul divano, ma senza molte pretese.