Cesare Annunziata è un vecchietto brusco e cinico che non è riuscito a costruire un buon rapporto né con la moglie defunta né con i figli e mal sopporta le ingerenze dei vicini invadenti. Nonostante ciò, non può restare indifferente di fronte alle molestie che subisce la giovane Emma, la nuova dirimpettaia, e ordisce un piano per aiutarla.
Lorenzo Marone è uno degli astri nascenti nel panorama della letteratura nostrana. Dopo Magari domani resto, non ho potuto sottrarmi a questo La tentazione di essere felici che per certi versi è ancor più incisivo, sarcastico ma molto delicato.
Il protagonista Cesare è un personaggio che a un primo sguardo non suscita molta simpatia, anzi risulta odioso e poco comprensivo. Eppure via via che si procede nella lettura svela un aspetto altruista che ha sempre celato dietro una corazza di indifferenza e freddezza (e che forse non sapeva neanche lui di avere).
Sono solo, solo davvero, forse per la prima volta in vita mia. Devo essere sincero, credevo di saper reggere meglio gli urti della vita. In vecchiaia capisci che sono poche le cose per le quali prendersela davvero; il tradimento e il disprezzo della tua famiglia possono annoverarsi a giusta causa fra queste.
Il suo è un vero e proprio processo di crescita che lo rende sensibile alle sofferenze degli altri, prime fra tutti quelle dei suoi due figli: Sveva che si trincera dietro ad un matrimonio stanco e cerca la passione in un rapporto extraconiugale, e Dante che nasconde la sua omosessualità proprio al padre. Ma è soprattutto l’arrivo di Emma, la vicina di casa maltrattata dal marito, a risvegliare il suo senso civico, la forza d’animo e la grinta di passare all’azione. Tra loro nasce un rapporto di sincera amicizia e con lei riesce a trattare temi che, forse per ritrosia, non ha mai affrontato con la sua famiglia.
Passi la vita a credere che un giorno ciò che speri accadrà, salvo poi accorgerti che la realtà è molto meno romantica di quanto pensi. È vero, i sogni qualche volta si presentano alla tua porta, ma solo se ti sei preso la briga di invitarli. Altrimenti puoi star certo che la serata la trascorri da solo.
Il prototipo del personaggio spigoloso e rompiscatole che subisce una personale metamorfosi grazie all’incontro con qualcuno bisognoso d’aiuto non è insolito nella letteratura contemporanea: penso al vecchietto di Un calcio in bocca fa miracoli di Marco Presta o al protagonista di Follie di Brooklyn di Paul Auster. Per questo, la domanda che mi sono posta è: la poca originalità del personaggio di Marone lo rende forse meno incisivo?
Secondo me no, tanto più che l’autore riesce a renderlo a suo modo unico e indimenticabile, inserendolo in una storia talmente attuale e toccante che non lascia indifferenti.
Una nota di merito va al finale: per niente scontato, rende il romanzo ancor più drammaticamente attuale e lascia quel sapore dolce-amaro che è tipico della vita vera.
One thought on “La tentazione di essere felici”
GRazie mille!!!!