Marc Schlosser è un medico di famiglia che dedica la massima cura ad ogni suo paziente. O almeno questo è quello che fa credere loro: in realtà non prova compassione ma solo disprezzo per quei corpi malati o solo in cerca di attenzioni. Durante una vacanza estiva però succede la tragedia e lui, in quanto medico e in quanto padre, deve prendere in mano la situazione, e quello che fa è sconcertante…
Villetta con piscina è uno di quei romanzi che mettono in discussione tutte le ragionevoli considerazioni su come ci si comporterebbe in una situazione in cui del male fosse stato fatto a te o a qualcuno che ami più della tua stessa vita.
Con Koch il buon senso soccombe di fronte alle ragioni del cuore: anche se è sbagliato, anche se è immorale, anche se si va contro la legge. E tu, lettore, sfogli le pagine e ti chiedi cosa avresti fatto tu: la risposta è semplice, e ti sorprendi (ma forse neanche tanto) a comprendere e a condividere le azioni più truci.
Dopo La cena, un altro romanzo forte, scioccante, spietato. Anche qui il rapporto genitori-figli è alla base della storia e il motore che spinge i personaggi a comportarsi come animali i cui cuccioli sono in pericolo. Quello che può l’amore paterno non ha eguali, non c’è buonismo che tenga, non c’è ragionevolezza. C’è solo la prole da difendere con gli artigli.
Il personaggio principale e voce narrante, Marc, è un tipo di quelli con la doppia faccia: benpensante, carismatico e comprensivo al di fuori; cinico e calcolatore nel profondo – molto simile al personaggio maschile di Odessa star. Il suo disprezzo colpisce tutti, e noi lettori che entriamo nella sua testa sentiamo i suoi pensieri più bassi, ne ridiamo per la comicità delle espressioni ma segretamente siamo d’accordo con lui.
Certe volte riavvolgi il nastro della tua vita per vedere in che punto avrebbe ancora potuto prendere una direzione diversa, ma altre volte non c’è niente da riavvolgere: tu non lo sai, ma puoi solo riavvolgerlo in avanti. […] Quella sera sono andato in spiaggia, e al ritorno ero cambiato. E non per un po’ o per qualche giorno; per sempre.
Ma quando è il suo mondo ad essere fatto a pezzi, l’umorismo cede il posto alla cattiveria, al cinismo, alla vendetta. Quello che succede dopo ha ben poco di premeditato: è l’stinto che guida le sue mani esperte da medico ed è il senso di giustizia a mettere in piedi un piano che ha del diabolico. Quando il lettore capisce cosa sta succedendo, il suo cuore salta un battito e accelera. Quello sulla scena è un momento raccapricciante e moralmente condannabile, eppure lui è ancora una volta dalla parte del protagonista.
La cruda realtà dell’animo umano è lì sotto gli occhi di tutti, ma Herman Koch sa come svelarne i segreti più intimi e farne un romanzo di assoluto successo.