Vincenzo Malinconico, avvocato maldestro e non particolarmente brillante, è alle prese con un paio di casi di quasi sicura vittoria, eppure non tutto andrà per il verso giusto.
Ultimo episodio della saga di Vincenzo Malinconico, Divorziare con stile vede il nostro irriverente avvocatuccio fare la conoscenza di Veronica, un’avvenente e ricca donna in via di separazione dall’altrettanto ricco marito, lui sì un avvocato di successo. Con un colpo solo, De Silva ha la possibilità di raccontare le vicissitudini lavorative di Vincenzo (le sedute in tribunale sono davvero uno spasso) e quelle non meno spassose legate alla sua sfera amorosa.
Ma oltre a questo, che è poi il filone principale del romanzo, Malinconico dovrà vedersela con una riunione di ex compagni di liceo e con la bizzarra notizia dell’imminente matrimonio di sua figlia Alagia.
Ma è ancora una volta lui, Malinconico, l’indiscussa prima donna sulla scena: divertente, sagace, anche se Gaviscon, Benny ed Espedito gli fanno da spalla in modo impeccabile. E benché fantozziano nella sua immancabile sfiga, ha un fascino che conquista con le sue osservazioni argute su qualsiasi argomento gli passi per la testa.
L’invidia è un sentimento in franchising che non mira a omologare gli utenti ma a differenziarli, seppure sotto l’ombrello dello stesso marchio. Fate una ricerca sul campo, se volete: non troverete un invidioso uguale a un altro. L’invidia è il più ergonomico dei sentimenti umani: più dell’avarizia, dell’avidità, anche della gelosia. Ognuno invidia per motivi personalissimi, spesso inspiegabili se non in una logica della meschinità, che infatti non esiste.
Quello che veramente lascia a bocca aperta – ed è senza dubbio la qualità migliore di De Silva – è la dirompente vena critica e sarcastica dei suoi protagonisti (mi riferisco a Malinconico, ma penso anche a Modesto di Terapia di coppia per amanti). La sua è veramente una capacità innata di essere divertente, ma allo stesso tempo di lasciare en passant spunti per delle riflessioni ben più impegnate.
Insomma, il libro è indiscutibilmente un passatempo gradevole e, anche se manca un po’ della freschezza del primo episodio della saga, trovo che Diego De Silva (e con lui Malinconico) non abbia perso neanche una briciola del suo smalto.
Diego De Silva
Divorziare con stile
Einaudi, 2017
pp. 382