Jack e Grace Angel, giovani, belli e innamorati, sono sposati da poco e agli occhi degli altri sono una coppia inseparabile e indissolubile. La realtà però è ben diversa e dietro ai comportamenti dei due si nasconde un mondo incredibilmente falso.
La coppia perfetta, romanzo d’esordio della scrittrice inglese B.A. Paris, va a scovare il marcio che si nasconde all’interno delle mura domestiche, andando a esplorare le dinamiche intrinseche e più intime di una coppia qualsiasi. Anzi, di più: della coppia perfetta.
Grace è la mogliettina premurosa, cuoca sopraffina, padrona di casa impeccabile, elegantemente vestita e curata in ogni particolare. Jack è bello al punto da far strage di cuori al solo passaggio, marito amorevole che non solo soddisfa, ma anticipa le richieste della moglie, ma soprattutto è un avvocato che si batte per i diritti delle donne maltrattate.
Insomma, una vita da sogno la loro. O è forse tutta una finzione per dare l’impressione di essere gli sposini innamorati e realizzati? E perché mettere su una messinscena così accurata?
Il romanzo entra subito nel vivo e non ci si mette molto a capire che c’è qualcosa di torbido, qualcosa che non torna e demolisce l’idea di quella perfezione costruita, finta.
Piango ancora più forte all’idea di come avrebbe potuto essere, di come credevo sarebbe stata la mia vita. Per la prima volta voglio arrendermi, voglio morire, perché d’un tratto è tutto insostenibile e non c’è nessuna soluzione all’orizzonte.
Alternando presente e passato, l’autrice delinea a poco a poco il gioco sadico che si consuma nella famiglia Angel, un gioco che ha un suo pubblico in consapevole.
Sicuramente, andando a cercare il pelo nell’uovo, alcune piccole imprecisioni saltano fuori, ma secondo me sono difetti di poca importanza se paragonati all’atmosfera claustrofobica in cui si viene calati fin dalla prima pagina.
Insomma, a mio giudizio, La coppia perfetta è un thriller psicologico e un noir davvero riuscito, che tiene incollato il lettore in un vortice di aspettative e domande che si risolvono solo nelle decisive e perfino commoventi battute finali.