Finn è a un passo dal matrimonio con Ellen quando dal suo passato riaffiora il fantasma di Layla, la sorella di Ellen e sua ex fidanzata, che è scomparsa in circostanze misteriose dodici anni prima in una stazione di servizio di ritorno da un viaggio insieme. Le matrioske che puntualmente trova in giro e le email che arrivano da un indirizzo misterioso gli ricordano il segreto che ha custodito negli ultimi anni e fanno sì che metta in discussione tutti i suoi progetti futuri.
Essendomi piaciuto La coppia perfetta ho voluto cimentarmi con l’ultimo romanzo di B.A. Paris, fresco fresco di stampa: Non dimenticare. Questo thriller riprende molte tematiche già trattate in precedenza: le affinità e le diversità che caratterizzano un rapporto di coppia, la vita domestica che nasconde segreti inconfessabili, un evento traumatico che ha dato il via ad una nevrosi.
Devo ammettere che ero scettica fin dall’inizio perché già il plot non mi è sembrato particolarmente avvincente, e nonostante lo abbia letto in un paio di giorni non l’ho trovato così indispensabile.
La vicenda è abbastanza chiara già dopo le prime cento pagine e nelle successive cento non succede nulla che aggiunga dettagli davvero importanti, solo una sequenza di episodi abbastanza ripetitivi e simili l’uno all’altro. Solo verso il finale la storia decolla e si riaccendono le speranze di un epilogo col botto… ma purtroppo, niente che faccia saltare sul divano! Piuttosto l’impressione che lascia è che sia tutto molto, ma davvero molto surreale.
Non volevo restare sdraiato nel letto a pensare alla mia vita di adesso e ritrovarmi a fare i conti con la verità, cioè che è una vita fasulla, un ripiego, un’esistenza che ho scelto soltanto perché stare con Ellen mi fa sentire più vicino a Layla.
Di certo, in questo ultimo romanzo non ho trovato le atmosfere angoscianti e claustrofobiche del romanzo d’esordio e questo mi fa supporre che la Paris abbia voluto cavalcare l’onda del successo creando una storia più sbrigativa e meno curata nei particolari.
Il fatto che lo abbia divorato mi fa pensare che la scrittrice scriva indubbiamente bene e non escludo di leggere i prossimi titoli in uscita, così, per puro svago, ma spero in qualcosa di meglio.