Zoe, cameriera e aspirante cantante, viene uccisa nel suo letto e i principali indiziati sono il marito Delray e l’amante Eddy. Nonostante le indagini, il caso resta irrisolto ma questo non impedisce che le vite dei due sospettati e delle loro famiglie siano devastate dall’accaduto.
Uccellino del paradiso è l’ennesimo romanzo di Joyce Carol Oates in cui l’autrice dà prova di saper scandagliare l’animo umano.
Ancora una volta è alle prese con un delitto efferato (come in Sorella, mio unico amore) e ancora una volta il lettore assiste alla disgregazione di una famiglia travolta dallo scandalo (come in Una famiglia americana).
La vicenda parte da un tremendo fatto di cronaca che sconvolge le vite di una cittadina di provincia: la bellissima Zoe viene trovata morta nella casa che divideva con l’amica Jackie. A scoprire il cadavere è suo figlio Aaron, un adolescente difficile che parla poco ma non perde occasione per una sonora scazzottata.
Della vittima si dirà che ha abbandonato il figlio per giocarsi la carta del successo, che ha tradito il marito, che si prostituiva e (indirettamente) che se l’era cercata una fine così atroce.
A raccontare la storia sono le due vittime per eccellenza: Krista, figlia di Eddy, che nutre un profondo affetto per il padre e non crede alla sua colpevolezza; e Aaron, a sua volta convinto dell’innocenza del suo di padre.
Le strade dei due ragazzi si incontreranno in modo imprevedibile più volte nel corso degli anni, finché insieme non verranno a sapere tutta la verità su quella notte e potranno finalmente chiudere i conti col passato.
Un romanzo corposo in cui si respira la disperazione dei personaggi e la loro difficoltà a lasciarsi alle spalle quella tragedia.