I figli ormai quarantenni di Leo Pontecorvo, Filippo e Samuel, si trovano a dover far fronte ai loro problemi sentimentali e professionali quando il passato per troppo tempo ignorato si riversa sulle loro vite e le sconquassa definitivamente.
Vincitore del Premio Strega 2012, Inseperabili. Il fuoco amico dei ricordi è il romanzo di Alessandro Piperno che chiude il dittico incentrato sulle vicende della famiglia Pontecorvo.
Che questo romanzo sia direttamente legato al precedente Persecuzione. Il fuoco amico dei ricordi lo si capisce solo verso la metà perché nei primi capitoli i riferimenti a quanto è successo nel 1986 sono pochi e solo allusivi. Sì, Filippo e Samuel sono quegli stessi figli di Leo Pontecorvo accusato di molestie sessuali su una minorenne, ma lì erano solo due bambini, mentre oggi sono uomini fatti e finiti, con una carriera e una vita sentimentale apparentemente stabile. In fin dei conti, sembra che quella tragedia non abbia lasciato il benché minimo strascico su di loro né sulla loro madre Rachel.
È solo in un secondo tempo che l’autore riprende le fila della narrazione del romanzo precedente, ossia dalla situazione di stallo che vede i due giovani rampolli di casa Pontecorvo vivere con la madre nella loro villetta all’Olgiata mentre il capostipite si nasconde nel seminterrato.
E se in Persecuzione conosciamo solo il punto di vista di Leo, le congetture e lo stato d’animo confusionario in cui si trova lui, in questo romanzo possiamo finalmente capire cosa sia passato per la testa di sua moglie Rachel e cosa l’abbia spinta a lasciare che suo marito – benché fedifrago, benché presunto maniaco sessuale – marcisca nello scantinato. Possiamo finalmente scoprire come abbiano vissuto Samuel e Filippo quella guerra fredda tra i genitori, la pena per il trattamento riservato al padre e i sensi di colpa per la sua tragica fine. L’incapacità di accorciare quella distanza tra il piano di sopra e il piano di sotto.
Era incredibile che una famiglia così incline al vaniloquio, di fronte al primo vero argomento interessante, si barricasse in un mutismo a dir poco ottuso.
Come se non bastasse dover fare i conti una volta per tutte con un passato per troppo tempo rimosso (se non altro dai loro discorsi), Filippo e Samuel Pontecorvo sono in guai seri: uno è sull’orlo di un tracollo finanziario; l’altro, che finalmente ha raggiunto il successo grazie ai suoi fumetti diventati film di animazione, si è tirato addosso l’odio potenzialmente letale di un gruppo di integralisti islamici.
Ancora una volta, Alessandro Piperno fa un lavoro certosino per smascherare le ipocrisie che si annidano tra le mura domestiche, non solo nella coppia ma anche nei rapporti più stretti e consolidati tra madre e figlio e tra fratelli che si considerano inattaccabili e uniti in modo viscerale.
Insomma, questo Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi – se pur non avvincente come il precedente – è indispensabile per chiudere un cerchio e colmare qualche lacuna sugli atteggiamenti (a dire il vero incomprensibili) degli altri componenti della famiglia.