Guglielmo è un ragazzino undicenne senza troppi amici; Raymond è un asino che ha sgobbato per tutta la vita e ora è vecchio e inservibile. Questa è la storia della loro amicizia fuori dal comune.
L’esercito delle cose inutili non è solo la storia di un ragazzino e del suo asino, ma c’è tutto un contorno di personaggi minori che strappano un sorriso, suscitano compassione, spezzano il cuore. Come il libro scacciato dagli altri libri, di un asino scorbutico ma sentimentale a modo suo, e ancora le mamme di figli lontani e le nonne di nipoti cresciuti, la ballerina innamorata di un cavatappi, gli occupatori di panchine, i trapiantatori di primule, gli scollatori di francobolli, i guardatori di luna. Un bell’insieme di personaggi inutili ma che, nel complesso, possono ancora avere uno loro scopo. Tutti serviamo a qualcosa. Se no, cosa viviamo a fare?
Sul perché le cose accadono o non accadono, lo so, siamo divisi in due. Metà pensa che non ci sia mai nessun perché e che le cose nella vita accadono perché han voglia di accadere. Metà invece pensa che c’è sempre una ragione, e la prova è che se non fosse così ne accadrebbero altre, di cose, e non proprio quelle che accadono. Io che ne so? Non mi ci metto neanche a dire chi ha torto o chi ha ragione. Ma mi stanno più simpatici i secondi, se no la vita mi sembra tutto un niente, qualcosa che se non c’è fa uguale.
Paola Mastrocola riesce a trattare tematiche importanti, quali il bullismo e l’infelicità ma anche la vera amicizia e il senso della vita, con un linguaggio limpido, leggero ma travolgente. Diretto, che non può non arrivare a tutti – e l’autrice, che nella vita fa l’insegnante, è bravissima a mettere in pratica le sue capacità di comunicatrice e di educatrice.
Una favola, niente di più di una favola. Ma se ti commuove la storia di un ragazzino che riesce a trasmettere la voglia di vivere a un vecchio asino ormai inutile e quella del suo vecchio e inutile asino che trova il modo di infondere coraggio e fiducia in se stesso a un ragazzino problematico, che importa se questa storia non è realistica? Sta nella magia di queste pagine far pensare che tutto è possibile, basta volerlo.
Non vi sto promettendo un capolavoro della letteratura italiana, ma una storiella deliziosa che non può che far bene all’anima, questo sì. Provare per credere!