Un romanzo storico ben scritto e ben calibrato che restituisce una visione di Giulio Cesare sensibile e profondamente umana.
Narrativa italiana
Fuori dagli schemi a cui Carrisi ha abituato i suoi lettori, questo romanzo coinvolge, ma alla fine lascia un po’ di interrogativi non risolti.
Con uno stile fluido e mai pesante, Vassalli propone un romanzo storico dietro cui è palese uno studio accurato delle situazioni più incresciose del Seicento e le propone con un distacco non esente da critiche.
Un racconto dalla trama non originalissima, ma ben scritto e tutto sommato piacevole.
Una violenza che è l’unica lingua che si parla quando si deve far rispettare la regola.
150 pagine di pura delizia. Poco impegnativo ma spiritoso e piacevole, questo libro sa anche essere molto profondo e toccante. Il finale dolce-amaro è una chicca da non perdere!
Questo romanzo sarà solo una favola, ma è una favola buona, che ti rimette in pace con il mondo. Una storia da far leggere a tutti gli adolescenti in crisi, ma anche ai loro genitori.
Un romanzo che non mira tanto a scatenare forti emozioni, quanto invece a generare riflessioni… e a costringerci, di fronte a ciò che riteniamo inaccettabile, a non girare la testa dall’altra parte.
Un libro discontinuo, con parti deliziose, ironiche, leggere, spumeggianti e altre più lente e nozionistiche.
Con questo romanzo, Donato Carrisi si conferma tra i migliori scrittori di thriller made in Italy. Suspense e colpi di scena si alternano sapientemente spiazzando il lettore… e,tra le righe, una morale per niente scontata.