Trama inconsistente e stile piatto. Un esordio quello della Marangoni che non mi ha convinto.
Narrativa italiana
Una storia sull’amore e sull’abbandono, ma soprattutto sul coraggio di rimettersi in piedi senza rimpianti e senza inutili rancori.
Una fotografia nitida della Palermo dell’Ottocento focalizzata sulle vicende personali e professionali dei membri della famiglia Florio.
Un romanzo delicato e denso di malinconia che racconta la difficoltà di raccontare quella metà di noi che teniamo gelosamente segreta agli altri.
Un romanzo d’amore questo della Comencini, ma senza sbrodoli e sentimentalismi smielati. A parlare è la semplice vita di due persone per certi versi all’opposto.
Il romanzo è una lunghissima e claustrofobica autoanalisi psicoanalitica che intrappola il lettore nella nevrosi del malato.
Un libro sulle preferenze tra figli e sul sentirsi sempre e solo “sorella di”.
Un libro che vuole essere intimista ma non arriva alla profondità psicologica della protagonista, riducendosi a un mero artificio linguistico.
Un insieme di aneddoti che fanno sorridere, ridere apertamente, commuovere e, in qualche caso, insegnano l’amore per la vita.
Lettura leggera… decisamente troppo leggera per i miei gusti!