Un giallista davvero impareggiabile, Michel Bussi, che dimostra un’inventiva fuori dal comune e sorprende come pochi sanno fare.
Narrativa straniera
Non un granché come thriller: la storia sarebbe anche intrigante se non fosse che manca quel quid che inchioda il lettore alla pagina.
La ricostruzione romanzata di un episodio isolato, ma a suo modo eroico, di chi ha sacrificato la vita per combattere il Führer.
I temi sono quelli cari alla Némirovsky ma la forma, quella del racconto, è riduttiva rispetto alle infinite capacità espressive dell’autrice.
Un romanzo davvero singolare dove il lettore non può basarsi sulle normali relazioni di causa-effetto ma deve affidarsi al non-sense.
Un romanzo a tre voci che si snoda su altrettanti piani temporali per raccontare i passaggi (spesso ingiusti) che hanno portato al progresso.
Il dramma della solitudine che si accompagna all’avvicinarsi della morte in un corpo indebolito dalla malattia.
Un romanzo commovente che consente di approfondire un aspetto della pagina più nera della storia del mondo: la decimazione degli zingari nei campi di sterminio.
Il primo esempio di non-fiction novel prende spunto dal caso Leopold-Loeb per indagare il rapporto tra crimine e condanna: in uno Stato moderno, ha senso la pena di morte o non è piuttosto preferibile una detenzione riabilitativa?