La Picoult è bravissima ad analizzare tutti gli anfratti dell’animo umano ma perde colpi quando si tratta di mettere la parola fine. L’epilogo è frettoloso e lascia non poco l’amaro in bocca.
Narrativa straniera
McCarthy riesce ad inchiodarti alla pagina, permettendoti di entrare nelle ansie dell’uomo, che ha scelto la vita e si confronta quotidianamente con la morte, il terrore, la caduta dell’essere umano, privato di tutto persino, dell’anima.
Tutto sommato una lettura leggera e scorrevole, ma non aspettatevi il bestseller di cui tanto si parla.
Immenso e intelligente come pochi libri contemporanei, questo romanzo rende appieno le diverse sfaccettature della vita in famiglia, mettendone in luce le contraddizioni.
Prendendo spunto da un fatto realmente accaduto in Galizia, Singer ci restituisce un romanzo potente e intenso sull'identità personale e sulla perdita di essa.
Questo libro è da leggere, questo libro è un capolavoro.
Dopo una prima parte un po’ lenta e non molto coinvolgente, il romanzo sboccia (come la rosa del titolo) e prende una piega dolce, a volte davvero commovente.
In questo romanzo si legge la capacità di trovare gioia di vivere dietro le tragedie della guerra, di vedere amore e umanità là dove la storia ci testimonierà orrore e morte.
Un grande classico dagli sviluppi socio-politici indubbiamente chiari e ben rappresentati, ma ho trovato la narrazione a tratti prolissa e la scrittura non all'altezza della materia trattata.
Questo libro è un piccolo diamante prezioso e raro. Straziante e commovente in certi passaggi, misterioso e avvincente in altri.