Alla base di questo romanzo c’è una trovata indubbiamente intelligente e arguta, ma l’autore si dilunga oltremodo su dettagli non facili da seguire per chi non è un esperto della società tedesca, rendendo la lettura poco scorrevole e a tratti perfino noiosa.
Narrativa straniera
Che dire, Glenn Cooper è un maestro della suspense! Ogni pagina è un tassello indispensabile per arricchire il mosaico di una vicenda tanto surreale ma talmente ben congegnata da sembrare vera.
Un giallo che inizia col freno tirato ma che a poco a poco prende forma e incuriosisce. Lettura piacevole ma non vi aspettate di sentire i brividi lungo la schiena.
Romanzo che si fa leggere con piacevolezza, ma il finale è scontato e onestamente fa perdere credibilità all'intera storia.
A mio avviso uno dei romanzi più riusciti di Simenon, un giallo intrigante dove la componente intimista non è lasciata al caso, ma sviscera tutta la complessità di un carattere solitario ma capace di grandi sentimenti.
Un capolavoro senza tempo: commovente, profondo e tragicamente realistico.
Non il miglior Forsyth, a dire il vero. Stenta ad appassionare e solo nella seconda parte la trama si fa più serrata e coinvolgente.
Un romanzo delicato che svela un modo nuovo di comunicare, usando un linguaggio – quello dei fiori, appunto – non convenzionale ma immediato e suggestivo.
Romanzetto senza capo né coda, la storia non decolla mai e non coinvolge neanche quando il momento lo richiederebbe. Mi chiedo: dopo i successi di Kitchen, Tsugumi, Amrita e N.P. – non certo capolavori, ma comunque piacevoli letture – Banana Yoshimoto ha forse esaurito tutta la sua vena creativa?
Nonostante una prosa artefatta e ricercata – a dire il vero di non facilissima lettura – questo romanzo non solo merita di essere letto ma ti resta addosso per i contenuti struggenti e delicati.