Il romanzo è una lunghissima e claustrofobica autoanalisi psicoanalitica che intrappola il lettore nella nevrosi del malato.
Romanzo
Un libro sulle preferenze tra figli e sul sentirsi sempre e solo “sorella di”.
Un romanzo potente che pone un interrogativo tutt’altro che scontato sul concetto di responsabilità.
La storia di una ricerca incessante di auto-affermarsi, attraverso il confronto con persone che possano insegnare a comportarsi, a difendersi, a farsi accettare.
Un libro che vuole essere intimista ma non arriva alla profondità psicologica della protagonista, riducendosi a un mero artificio linguistico.
Un’opera imponente che ha in sé la saga familiare, la riscrittura in chiave moderna di alcuni passi biblici e il romanzo di formazione che attraversa cinquant’anni di storia americana.
Un insieme di aneddoti che fanno sorridere, ridere apertamente, commuovere e, in qualche caso, insegnano l’amore per la vita.
Una storia cruda, destabilizzante, che ti costringe a sospendere il giudizio in merito alle scelte della protagonista.
Un libro magnifico, intenso nelle tematiche e scritto in modo sopraffino.
Lettura leggera… decisamente troppo leggera per i miei gusti!