Un romanzo a tre voci che si snoda su altrettanti piani temporali per raccontare i passaggi (spesso ingiusti) che hanno portato al progresso.
Romanzo
Per parlare del suicidio di una madre ci vogliono le palle; farlo senza cadere nel pietismo ancora di più.
Il dramma della solitudine che si accompagna all’avvicinarsi della morte in un corpo indebolito dalla malattia.
Un romanzo commovente che consente di approfondire un aspetto della pagina più nera della storia del mondo: la decimazione degli zingari nei campi di sterminio.
Il primo esempio di non-fiction novel prende spunto dal caso Leopold-Loeb per indagare il rapporto tra crimine e condanna: in uno Stato moderno, ha senso la pena di morte o non è piuttosto preferibile una detenzione riabilitativa?
Una “commistione di cecità, disperazione e vigliaccheria”: sarebbe il perfetto mix per un romanzo di fantasia di sicuro successo, se non fosse che quella raccontata da Carrère non è finzione, ma pura realtà.
Lo stile impeccabile di queste pagine ripaga del ritmo un tantino troppo rallentato ma, nel complesso, magnetico.
Isabel Allende scova tre vite simili a milioni di altre ma le rende speciali.
Questo di Carofiglio è un romanzo breve – appena 160 pagine – che non ha nulla di sensazionale, ma che volente o no ti tocca qualche corda sconosciuta.