Un romanzo delicato su un tema difficile come l’eutanasia, che fa discutere e sposta a più riprese l’ago della bilancia su ciò che è giusto e ciò che non lo è. Il tutto accompagnato da una scrittura evocativa e atavica.
Romanzo
Romanzetto senza capo né coda, la storia non decolla mai e non coinvolge neanche quando il momento lo richiederebbe. Mi chiedo: dopo i successi di Kitchen, Tsugumi, Amrita e N.P. – non certo capolavori, ma comunque piacevoli letture – Banana Yoshimoto ha forse esaurito tutta la sua vena creativa?
Joël Dicker rimanda un’immagine degli eroi della resistenza francese umana e tragicamente reale, con le loro paure e le loro insicurezze. Un romanzo intimista che dà modo di scoprire l’amicizia e l’amore in tempo di guerra.
Un romanzo tenero e accorato che mette sotto i riflettori la vita dura e ingrata della periferia parigina negli anni del dopoguerra.
Ho iniziato questo libro sperando vivamente di ritrovare il Murakami che ho adorato, quello di 1Q84, ma purtroppo non l’ho trovato!
Che prosatore Márai, e che conoscitore dei caratteri e dei comportamenti umani! Mai noioso e mai banale, sarebbe più facile virgolettare tutte le sue argute osservazioni piuttosto che cercare di spiegare a parole proprie il genio di questo scrittore.
Quando si dice un romanzo d’evasione: ecco una storia che, pur stando comodamente stesa sul divano, ti prende e ti trascina in un mondo sconosciuto e affascinante.
Un classico dei primi del Novecento che offre interessanti spunti di riflessione, ma nel complesso mi ha lasciato con l’amaro in bocca. È datato e si sente!
Un romanzo scorrevole e ben scritto che riesce a trasmettere nei minimi dettagli la caratterizzazione dei personaggi e fin da subito trascina il lettore nelle vite di questi giovani di provincia alla ricerca della loro strada.
Questo della Fallaci non è un romanzo come altri: qui c’è la letteratura! È una lunga e straziante lettera all’uomo che ha amato ma che non è riuscita a strappare al suo destino.