Justine è una giovane donna che ha scelto di vivere in un paesino di 500 anime insieme ai nonni e al cugino Jules. Spinta dalla passione per gli anziani, lavora in una casa di riposo ed è lì, mentre l’anziana Hélène le racconta la storia della sua vita, che Justine trova conforto. E capisce in che direzione deve andare la sua vita.
Il quaderno dell’amore perduto è il primo romanzo di Valérie Perrin anche se il suo successo è seguito a quello di Cambiare l’acqua ai fiori.
Seppur molto diversi nella trama, i due romanzi si assomigliano nell’atmosfera malinconica che avvolge i protagonisti ma anche per la capacità di affrontare le difficoltà, che è un po’ una caratteristica delle donne della Perrin.
È difficile non affezionarsi a Justine, una ragazza di ventun anni costretta a crescere molto in fretta, a fare da mamma a un cugino che è come un fratello e a convivere con i silenzi dei nonni che le hanno fatto da genitori. È lavorando alle Ortensie, la casa di cura del suo paese, che prende le energie per affrontare i dispiaceri e mentre accudisce, massaggia, pettina gli anziani ospiti, ascolta estasiata i loro ricordi. Tra questi Hélène le racconta la storia di un amore che nasce dalla gratitudine e che resiste alla guerra, alla lontananza, al trascorrere degli anni ma che ha la forza di rimanere immutato.
Ancora una volta la storia è articolata su più piani narrativi: quello del lontano passato con la ricostruzione della relazione tra Hélène e Lucien, quello presente in cui Justine cerca di far luce sull’incidente in cui sono morti i suoi genitori, quello relativo ai giorni precedenti all’incidente stesso.
L’autrice è abilissima nello svelare a poco a poco dove si nasconde il marcio, mettendo in luce sentimenti quali la gelosia, il rancore, la rabbia, che sono concausa del precipitare degli eventi.
Gli ho posto questa domanda per fargli del male. Per vendicarmi. Per vendicare la mia famiglia. Per il rumore che lui non ha mai fatto mantenendo il suo silenzio di merda. Il suo amore sotto vetro. Io, sua nipote, gli rovinerò la vita con le mie cazzo di domande. E lui rovinerà la mia, evitando sistematicamente di rispondere.
Un romanzo straordinario che prende forza man mano che va avanti, che si arricchisce di suspense, accalappiando il lettore nella sua trama, emozionandolo e lasciando un messaggio di speranza anche nelle situazioni più cupe.