Will Piper, detective di New York, indaga su una serie di decessi assolutamente scollegati tra loro ma accomunati dalla ricezione di una cartolina con scritta la data della morte. Uno scherzo macabro o un serial killer? Le indagini lo portano sulle tracce di una misteriosa biblioteca che riporta le date di nascita e di morte di tutti gli uomini, dal 782 al 9 febbraio 2027.
Che scoperta è stato per me questo scrittore e che sorpresa il genere che lui stesso ha ideato, un fanta-thriller che trova le sue radici in una quanto mai misteriosa ricostruzione storica. Il libro si apre come un classico thriller, ma non ci si mette molto a capire che la storia prenderà tutta un’altra piega. Perciò chi si aspetta l’inseguimento del killer, la corsa contro il tempo, l’investigatore acuto e geniale resterà quantomeno spiazzato.
L’idea di fondo è molto intrigante, e le vicende ambientate nelle tre epoche storiche – nel 2009, nell’VIII secolo e nel 1947 – sono ben amalgamate e tutte estremamente avvincenti. A fare da filo conduttore è la scoperta di una biblioteca in cui sono riportate le date di nascita e di morte di tutti gli uomini, scoperta che mette a dura prova le credenze religiose che hanno sostenuto le società di tutto il mondo per secoli.
Ogni nome è scritto nella sua lingua natia con una semplice annotazione in latino: nascita-morte. Questo è tutto. Nessun commento, nessuna spiegazione. Come hanno fatto? Chi è religioso sostiene che agissero da tramite per Dio. Forse erano chiaroveggenti. Forse venivano dallo spazio. Credimi, nessuno ne ha la più pallida idea!
Glenn Cooper, pur spostando di continuo la narrazione tra passato e presente, riesce a distribuire i dettagli che servono al lettore per inquadrare la vicenda nel posto giusto al momento giusto.
Anche se all’inizio non è semplicissimo seguire questi passaggi temporali, non si impiega molto a ricomporre il mosaico e a dare coerenza ed avvenimenti così lontani tra loro. Il risultato è una suspense calibrata capitolo dopo capitolo che risucchia letteralmente nella storia, fino ad un epilogo davvero inaspettato.
3 thoughts on “La biblioteca dei morti”
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