Yuval, Churchill, Ofir e Amichai sono amici da sempre e si ritrovano spesso a guardare le partite di calcio in tv. È durante i Mondiali del 1998 che decidono di fare un gioco: scrivere su un bigliettino cosa si aspettano dalla vita nei successivi quattro anni. Ma le aspettative sono destinate ad essere disilluse… o forse no!
La simmetria dei desideri è un romanzo sull’amicizia, un sentimento più forte di tutto, più forte perfino della delusione che un tradimento porta con sé.
Quattro amici, i loro sogni e un tempo-limite per realizzarli, ossia i prossimi Mondiali di calcio. Quattro anni sono lunghi, e tante ne devono passare i protagonisti di questa storia per realizzare i sogni nel cassetto, un cassetto ingombro di amare delusioni, di dolori incolmabili, di ricerca affannosa della felicità.
Eskhol Nevo, scrittore israeliano, racconta questa storia dal punto di vista di uno dei quattro, Yuval, tra tutti quello che di soddisfazioni nella vita ne ha avute meno, che si è visto crollare la terra sotto i piedi, che ha saputo perdonare il tradimento peggiore per chi crede veramente nel valore dell’amicizia, un’amicizia totale e profonda.
Se fossi la tua coach, direi che sei un caso paradigmatico di modello del treno di fronte.
Il treno di fronte?
Quando il tuo treno è fermo alla stazione, e il treno di fronte inizia a muoversi, ti sembra che il tuo treno si muova. In realtà però non si muove. È solo un’illusione ottica.
Cos’è che stai cercando di dirmi, esattamente?
Niente. Solo che se io fossi la tua coach, direi che forse vivi la vita dei tuoi amici, invece che la tua.
Ma non lo sei, mi sono irritato.
Non sono cosa?
Non sei la mia coach.
Ma non solo amicizia e amore vengono fuori da queste pagine: solitudine, incomprensione, depressione, odio, speranza, forza di andare avanti e il tentativo di cercare la propria strada altrove. E poi la guerra tra israeliti e palestinesi, ma solo a margine, appena sfiorata. Ed è un peccato, perché le pagine sul periodo del servizio militare e su ciò che Yuval è costretto a fare per obbedire agli ordini sono le più toccanti. La sua disapprovazione, il sentirsi nel posto sbagliato, solo, terribilmente solo, e la ricerca degli affetti attraverso lettere appassionate al suo amico del cuore sono quanto di più poetico ci sia in questo libro.
La mia è una voce fuori dal coro. Di questo La simmetria dei desideri ho sentito sempre parlare con toni entusiastici (se non proprio di un capolavoro). Il volume in sé non è particolarmente lungo ma l’ho trovato poco scorrevole, una montagna da scalare di cui spesso stentavo a vedere la vetta!
Salvo poi appassionarmi nei punti salienti. Insomma un’alternanza di emozioni che non mi hanno fatto amare questo libro in modo incondizionato. Ne ho apprezzato certi passaggi e ho seguito le vicende sentimentali dei quattro con moderato interesse, ed è solo quando il cerchio si chiude e si capisce il senso di quella simmetria che dà il titolo al romanzo, allora sì, che ho iniziato ad apprezzarlo. Purtroppo però eravamo agli sgoccioli…
Eshkol Nevo
La simmetria dei desideri
Neri Pozza, 2010
pp. 376