La vita di Catherine ha preso una piega inattesa da quando si è trovata tra le mani un libro in cui viene raccontato il suo segreto più grande, un fatto risalente a vent’anni prima di cui non ha mai parlato con nessuno. Ma chi lo ha scritto? E come fa a sapere ciò che è successo? Catherine farà di tutto per tenere all’oscuro suo marito e suo figlio, ma la sua vita perfetta potrebbe essere distrutta dai fantasmi del passato.
La vita perfetta è uno dei bestseller dell’anno appena terminato e, a lettura ultimata, capisco il perché. Il libro si legge senza sosta, è difficile interrompersi e ogni capitolo tira l’altro, fino a quando ti ritrovi troppo vicina alla fine per chiudere proprio adesso. E allora vai avanti, con la vista che comincia a fare cilecca e la stanchezza di chi ha passato troppo tempo rannicchiata a leggere.
La storia è piuttosto semplice ma è il messaggio subliminale che è angosciante: tutti nascondono un segreto e, anche nelle unioni più consolidate, c’è un’ombra che minaccia di riportare a galla gli scheletri del passato, per rovinare una volta e per sempre l’idillio di una vita perfetta costruita con fatica.
Immaginavo il romanzo come un cane da tana, il mio jack russell, che avrebbe fiutato il suo nascondiglio e l’avrebbe spinta a uscire allo scoperto. Le zampe acuminate l’avrebbero smascherata, privandola delle false identità che si era cucita addosso. Si era nascosta bene dentro il suo lungo matrimonio felice, la sua carriera brillante; ed era anche madre, non dimentichiamolo. Un travestimento efficace. Sii onesta, una volta tanto. Sii te stessa. Vediamo come te la cavi da ora in poi.
Tutti i personaggi del romanzo in fondo sono vittime e carnefici delle azioni commesse in passato, intrappolati in una rete di segreti e di conseguenti menzogne da cui non è più possibile districarsi.
Renée Knight esordisce così, con un thriller psicologico costruito bene, che tiene col fiato sospeso e una grande curiosità.
L’alternarsi dei punti di vista dei personaggi fa sì che si conoscano tutti i retroscena e i caratteri delle persone coinvolte così da farsi un’idea (ovviamente sbagliata) di ciò che è successo, e alla resa dei conti ti ritrovi a pensare che gli indizi erano evidenti (ma non lo sono) e che avresti potuto arrivarci (ma non lo hai fatto).
La vita perfetta forse non sarà una lettura indimenticabile, ma è l’ideale se si cerca una piacevole compagnia per tenere occupata la mente per qualche ora.