Andrea è sposato con Agnese da molto tempo e desidera fortemente un figlio, ma proprio quando il sogno sembra realizzarsi, lei perde il bambino e la loro vita coniugale subisce una brusca battuta d’arresto. Ed è per questo che una semplice vacanza a New York si trasforma in un viaggio dentro se stesso.
Se la vita che salvi è la tua è un romanzo di formazione sotto tutti i punti di vista, il cui messaggio è di non adagiarsi su una vita fatta di gesti stanchi e monotoni, ma afferrare tutte le possibilità che il destino ci mette davanti pur di raggiungere quell’unico obiettivo indispensabile per la propria sopravvivenza: la felicità.
Andrea ha sempre fatto tutto come andava fatto, ha rispettato le regole e ha cercato di non deludere mai nessuno. Ora però, sempre più vicino agli “anta”, ha un lavoro precario, una moglie da cui si sente trascurato e che non perde occasione di ricordargli che non sta combinando nulla di buono nella vita e che il suo dovere è quello di portare la pagnotta a casa – neanche a dirlo, lei è lanciatissima nel suo settore, la psicologia!
Ma il colpo di grazia – o piuttosto il pretesto per dare una svolta alla sua vita – arriva con l’aborto improvviso. Andrea e Agnese non parlano più, non si cercano più, non si toccano neanche.
L’unico rimedio possibile sembra la fuga.
La fuga è il futuro. La fuga, se sei in pericolo, se ti senti in pericolo, è ciò che ti permette di averlo, un futuro. Giusto? Ed è al futuro che dobbiamo pensare. Potremmo vergognarci perché ci sentiamo dei codardi, potrebbe capitare, ma è quello, il futuro, ciò su cui dobbiamo concentrarci. E io… io voglio averlo un futuro. Io devo solo imparare…
Sarebbe troppo semplicistico dire che Se la vita che salvi è la tua è la storia di un uomo che scappa dalle sue responsabilità. In parte è così, ma a mio avviso la sua non è una banale crisi di mezza età, piuttosto la presa di coscienza che se non fai nulla per cambiare le cose, queste non cambieranno da sole…
Ci sono decisioni che quando le prendi hai l’impressione che la tua vita stia davvero per cambiare. Che finalmente, dopo innumerevoli cadute e resurrezioni, tu sia riuscito a venirne a capo, ad agguantarne le redini.
Rispetto ad un inizio un po’ stentato (forse solo perché più intimista e riflessivo) la seconda parte del romanzo procede in un crescendo di intensità dove il groviglio di eventi che travolgono il protagonista inchiodano il lettore a seguirne la vicenda. Dopo Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda dà prova del suo talento con un altro ottimo libro!