Will Piper è di nuovo alle prese con la Biblioteca, perché in una casa d’aste di Londra è in vendita un volume datato 1527 che raccoglie un elenco di nomi affiancati dalla dicitura natus o mors. Ma non è l’unico a voler mettere le mani su quel tomo e questa caccia al libro lo porterà a fare una scelta che cambierà per sempre la storia dell’intera umanità.
Ancora una volta, sono una voce fuori dal coro: ho letto parecchi giudizi positivi su questo secondo episodio della saga di Will Piper e della biblioteca di Vectis – per molti addirittura il più riuscito della trilogia. Con queste premesse le mie aspettative erano alle stelle… aspettative in parte deluse!
Come nel precedente La biblioteca dei morti, anche ne Il libro delle anime c’è un continuo saltellare tra presente e passato, ma stavolta si scopre che ad avere a che fare con questa anomala biblioteca sono personaggi illustri del calibro di Calvino, Nostradamus e Shakespeare. Mi viene da dire: non ci sarà un po’ troppa carne al fuoco? Tutti questi passaggi temporali destabilizzano un po’ e finiscono per essere contorti e prolissi. E anche la suspense si perde nei meandri di questa ricostruzione storica – elemento che invece aveva dato un valore aggiunto al primo episodio.
Di una cosa ormai Will era sicuro: non si sarebbero fermati davanti a nulla. E lui era l’ostacolo da rimuovere. Il più pericoloso in assoluto.
Altra nota dolente è il finale. Che dire? Troppo frettoloso e a dir poco insoddisfacente. Come se Cooper fosse d’un tratto impaziente di mettere un punto a questo volume per concentrarsi sul terzo e ultimo episodio della saga.
Resta però da fare un elogio allo stile, asciutto e scorrevole, che sa catturare il lettore e che invoglia a non interrompere mai la lettura. Anche se in questo libro non mi ha entusiasmato, resto del parere che Glenn Cooper sia un maestro nel tenere alta l’attenzione e nel creare intrecci e scenari surreali ma allo stesso tempo potenzialmente realistici.
Forse è il destino dei sequel quello di lasciare l’amaro in bocca, ma per chi è arrivato fin qui è d’obbligo proseguire l’avventura per scoprire che ne sarà di questa biblioteca e delle implicazioni che la sua esistenza ha sull’umanità.
Glenn Cooper
Il libro delle anime
Nord, 2010
pp. 421