I ponti di Madison County è la storia di Robert Kincaid, fotografo di fama, e Francesca Johnson, moglie di un agricoltore. Kincaid, singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, è un uomo che quasi non appartiene al suo tempo. Francesca Johnson, un’italiana giunta in America come sposa di guerra, vive tra le colline dello Iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando Robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un’informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un’emozione inesprimibile. L’incontro tra Robert e Francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di Madison County, è per entrambi un’esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravvivrà a loro stessi.
I ponti di Madison County è quello che considero il mio libro d’amore preferito. Narra una storia semplice, come semplice è l’ambiente dove si svolge, un paese rurale, case distanti tra loro, feste di paese, fiere per vendita di prodotti e bestiame, emporio e ponti. Tanti ponti in legno. I famosi ponti coperti di Madison County.
La famiglia di questo racconto è una di quelle cosiddette “tipo”: madre, padre e due figli, un maschio e una femmina.
Tutto inizia dalla fine.
La morte della madre costringe i figli, ormai cittadini, a ritornare al paese per organizzare il funerale. È leggendo le sue ultime volontà che si ritrovano a scoprire l’intimità della vita della mamma. È molto difficile accettare che un genitore possa provare dei sentimenti diversi da quelli che ci aspettiamo, specialmente se questi riguardano il desiderio sessuale, ma anche solo l’attrazione verso un altro probabile partner. Ed è questo rendersi conto che qualsiasi essere umano, prima di essere un padre o una madre, è un uomo o una donna e perciò con le fragilità o i desideri di chiunque altro, che rende “piena” la storia narrata.
Scoprono, così, che la madre ha vissuto, ricambiata, qualche giorno di intensa passione con un uomo che non ha più rivisto ma che le è rimasto dentro a vita, come lei a lui. Un sogno a occhi aperti, per lei, per lui. Un brevissimo lasso di tempo che fa pensare a ciò che è, a ciò che sarebbe potuto essere. Che strano il destino a far sì che ci si trovi a voler fermare il tempo, che strano sarà pensare che lontano da te esista la donna o l’uomo che avresti voluto al tuo fianco, terribile deve essere prendere la decisione di non seguire l’istinto a vantaggio dell’essere razionale. Cosa sono pochi giorni al confronto di una vita intera? Eppure, alle volte, pochi giorni sono quelli che danno un significato diverso a quell’esistenza. Sono quelli che concentrano una miriade di sensazioni, di sentimenti che fanno la differenza. Sono quelli a cui ti aggrappi per evadere, per sognare, per straziarti il cuore ma anche per sentirti felice di averli vissuti e lei, la protagonista, se ne bea, sino alla fine della sua vita.
Non sono sicuro di averti dentro di me, né di essere dentro di te, e neppure di possederti. E in ogni caso, non è al possesso che aspiro. Credo invece che siamo entrambi dentro un altro essere che abbiamo creato, e che si chiama ‘noi’.
A prescindere dal racconto della storia d’amore – che io definirei pura e delicata nonostante l’impronta travolgente – è piacevole notare l’aspetto psicologico dei comportamenti dei figli: inizialmente ci vengono presentati arroganti e frettolosi e con problematiche inerenti alle famiglie che a loro volta si sono creati, ma finiscono col trasformarsi in sensibili, riflessivi e capaci di eliminare quell’odioso alone di pudore che, talvolta, serve solo a complicarci la vita, sottraendoci la spontaneità dei sentimenti.
Consiglio questo libro a coloro che vogliono scegliere di amare, di sognare, di scappare, di restare, di osare, di rinunciare, di crescere, di ritrovarsi, di piangere a grandi singhiozzi, di essere se stessi nel bene o nel male.