Blanca, da poco abbandonata dal marito, decide di accettare un lavoro in California per voltare pagina e allontanarsi da tutto e da tutti. Il suo nuovo impiego, sistemare il lascito dello scrittore Andrés Fontana, la avvicinerà al più fedele allievo e amico del defunto, Daniel. Insieme, si metteranno sulle tracce di un’antica missione francescana e faranno luce su aspetti della vita privata dello scrittore.
Un amore più forte di me: mai titolo fu più fuorviante. E lo stesso si può dire della copertina. Non solo non si addicono affatto al contenuto di questa storia, ma gli danno un aspetto da romanzetto rosa, sdolcinato e vuoto. Questa premessa è solo per spiegare che ad attirarmi non poteva che essere il nome dell’autrice, María Dueñas, che ha scritto uno dei più affascinanti romanzi che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni e di cui, purtroppo, non si è parlato abbastanza: La notte ha cambiato rumore.
Con grande rammarico, devo ammettere che questa seconda opera non si avvicina neanche lontanamente alla grandiosità del primo romanzo e la trama, per quanto nel complesso non sia male, non è altrettanto brillante. In troppi passaggi non coinvolge pienamente e vien voglia di saltare le pagine per addentrarsi nel punto culminante della storia che, per inciso, arriva… ma solo nella seconda parte del libro.
Notevoli i salti temporali per ripercorrere la vita dello scrittore e quella del suo allievo, e questo per dire che del triangolo Blanca-Daniel-Andrés, è la vicenda della protagonista quella meno convincente e coinvolgente. E anche sulle vicende della missione del Camino Real mi è rimasta un’idea confusa, tanto mi è parsa lenta e noiosa.
Che la Dueñas sappia scrivere non c’è dubbio; lo aveva già dimostrato in La notte ha cambiato rumore e lo conferma adesso. Ma questo libro non è all’altezza della grande prova dimostrata in precedenza. Confido nel prossimo…